Annalisa Di Lanno nasce a Napoli dove inizia i suoi studi di danza classica e contemporanea, per poi continuare al Centro di Produzione Scenario Pubblico della Compagnià Zappalà Danza, dove in seguito lavorerà come insegnante del corso MoDem, danzatrice del Collettivo e performer per più anni.
Lavora con diversi coreografi, italiani e stranieri, girando l’Europa. Collabora con Dimitris Papaioannou grazie ad una partecipazione per un estratto di “Nowhere”, ed il suo lavoro la colpisce particolarmente per la sua attenzione al dettaglio e tensione del corpo nudo. Porta avanti un proprio breve lavoro intitolato “Uomini”, con cui apre la stagione “Dare” di Scenario Pubblico e beneficia di diverse repliche come spettacolo One to One, e che darà il via ad una serie di ricerche coreografiche sulla connessione tra corpo e inconscio.
Dal 2015 è parte della Compagnie Eco di Emilio Calcagno col quale va in scena per diverse produzioni in Italia e all’Estero, come “Catania Catania”, “L’Isola” e “Le Fiabe Erotiche”. Dal 2021 lavora come danzatrice per Tanz Company Gervasi per varie produzioni come “Union” e “Silence” che la guidano nel porre nuova attenzione ai cambiamenti e diversità del corpo in relazione con lo spazio. Contemporaneamente alle esperienze come danzatrice come “Trapped” (vincitore del premio Made For You di Pompea Santoro) e “Amor Perdu” con Alessio Di Stefano, “Astrolove” con Nikita Korotov e “Bullet Shot” con Onofrio Zummo, crea il solo “Tracce di Umanità” con il supporto di Scenario Pubblico e andato in scena al Farm Cultural Park ed in seguito al Teatro Coppola di Catania, il duetto “Me, Myself and I” e il solo “J’existe”, antecedenti allo spettacolo per otto danzatori “Gea”, prodotti da Accademia Vincenzo Bellini, che vanno in scena al Land Nuova Dogana e Teatro ABC di Catania.
Attratta dal rapporto intimo e ravvicinato con la telecamera, entra in collaborazione con la videomaker Giulia Fraticelli per la creazione di piccoli film di danza dove l’attenzione al dettaglio del viso e della connessione tra interno ed esterno si fa più evidente, come in “Container” e “Amore Fantasma”, mandato in onda per il Venice International Art Fair; danza inoltre per “Janca” di Vincenzo Ricca, video vincitore di Magma Festival e Cinedanza Festival, proiettato anche a Corti in Cortile. Incontra Agostina D’Alessandro per una breve residenza al Performare Festival nella creazione della performance “Living Imagery”, attraverso cui conosce la tecnica del Conscious Release di Julyen Hamilton. Poco dopo danza con Silvia Oteri e Marta Greco per lo spettacolo “Golden Hour” di Silvia Oteri prodotto da Scenario Pubblico.
Dal 2018 è docente di Contemporaneo all’Accademia Vincenzo Bellini di Catania. E attualmente continua la collaborazione come corpo docenti del MoDem della Compagnia Zappalà Danza presso il Centro di Rilevante Interesse Nazionale Scenario Pubblico. La sua ricerca coreografica si basa sulla connessione tra corpo e anima dove l’inconscio ha un ruolo predominante con i suoi latenti significati e nel 2021 si dedica al lavoro di “Consciousness”, un progetto per due danzatrici sull’infinito dualismo tra corpo e inconscio, andato in anteprima al Performare Festival 2021 e al Mò Dance Festival 2022. Nel 2023 crea la coreografia “Guarda Tra La Folla” narrante il dualismo all’interno della società e la difficile accettazione della diversità e il duetto “Tra le Nuvole” con il suo collega e amico Flaminio Galluzzo e nello stesso periodo lavora come danzatrice alla creazione “Batti-Cuore” di Rosada Zangrì.
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